sabato 30 agosto 2008

Salvi in extremis i colibrì «diplomatici» dono del Perù

Uno stanziamento del governo a poche ore dal taglio dei fili ha salvato la situazione

80 esemplari, dono del Perù, hanno rischiato di morire: il centro che li ospita non poteva pagare le bollette

Alcuni dei colibrì ospitati a Trieste (Ansa)
TRIESTE - Un'ottantina di colibrì «diplomatici», dono del Perù al governo italiano, ospiti a Trieste del Centro scientifico di Miramare per la salvaguardia di questa specie di uccelli, avrebbero rischiato di morire. Alle 10 di sabato mattina, infatti, sarebbe cessata, per mancato pagamento della bolletta, la fornitura di energia elettrica al Centro, unico riconosciuto in Europa per lo studio di questi animali. «Con il distacco dell'energia elettrica - aveva spiegatp il direttore del Centro, Stefano Rimoli - i colibrì andranno in ipotermia, ipoglicemia, e dopo poco più di mezz'ora entreranno in coma. In un paio d'ore moriranno». Questa ipotesi sembra però essere scongiurata: il ministero dell'Ambiente ha infatti deciso di concedere al Centro un contributo straordinario di 40 mila euro.

«NON MORIRANNO» - «Ora potremo salvarli, i colibrì non moriranno - ha annunciato Rimoli, a meno di 24 ore dalla scadenza dell'«ultimatum», sottolineando come però i debiti della struttura ammontino a circa 200 milioni di euro - Ringrazio il ministro Pecoraro Scanio e sono soddisfatto per la solidarietà che si è creata intorno al Centro e, soprattutto per essere riuscito a salvare i colibri». Della vicenda si erano occupati diversi organi di informazione e anche Le Iene vi avevano dedicato un servizio.

PENURIA DI FONDI - I colibrì presenti a Trieste, oltre ad essere animali a rischio di estinzione, hanno uno status particolare. Sono colibrì sono stati donati nel 2005 dal Perù perchè, nel Centro scientifico triestino, si provvedesse alla loro riproduzione e per realizzare un protocollo di allevamento da trasferire poi in una riserva naturale, già aperta nel Paese sudamericano. «Dal 2005, però - ricorda Rimoli - il governo è stato assente. Abbiamo dovuto rivolgerci alle banche e attingere anche alle nostre tasche per garantire il trasporto degli animali in Italia e il loro mantenimento». Il governo ha rischiato anche conseguenze penali per «maltrattamento di animali, mancata protezione di animali in via di estinzione e distruzione di beni pubblici appartenenti allo Stato».

NUOVI NATI E VIP - Pochi giorni fa nel Centro sono nati tre piccoli colibrì, che hanno ancora gli occhi chiusi. Dovrebbero aprirli lunedì. Della vicenda si erano interessati in passato anche la trasmissione «Le Iene», Margherita Hack, Beppe Grillo, Laura Pausini e altri «vip», che avevano rivolto un appello al ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. Ma il ministro aveva latitato. Fino allo stanziamento in estremis.

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